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Credete in voi stessi

Ciao a tutti. Oggi, mercoledì 3 giugno sembra una giornata di festa. Per strada ho incrociato un inaspettato traffico e molte persone per strada. La vita ricomincia e se pur con le dovute cautele, si riparte. Da ieri, all’ennesima video conferenza, mi sorge il sospetto se non sia il caso di acquistare una web camera. Non che quella disponibile via smartphone non vada bene, ma se usata per lavoro, mostrare ai clienti i miei lavori e un adeguato portfolio immediato, fa la sua porca differenza. Oggi è una strana giornata in cui si respira l’arrivo di un’estate altrettanto strana e non potrebbe che esserlo, vista la particolarità sociale che ci ha contraddistinto. Se gli USA bruciano per le loro contraddizioni e disuguaglianze, noi dobbiamo fare i conti con i nostri problemi e gli stop imposti dalla pandemia meno violenta della storia – se penso alle vittime che un secolo fa ha causato la spagnola, questa al confronto è poco meno di un raffreddore. Senza soffermarmi sulle troppe persone, veramente troppe, che ragionano in termini di complottismo invece di soffermarsi sul valore umano che avrebbe dovuto infondersi e sui perché sia essenziale se non vitale, riappropriarsi ad un rapporto con l’ambiente e la natura che ci circonda, mi rendo tristemente conto che ad alcune persone poco sembra avere insegnato questa esperienza. Anzi, li ha persino fatti peggiorare. Domenica, (continua a pagina due)

Giulia, new shooting

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Ciao a tutti. Dopo l’esperienza con Valentina, che mi ha regalato molte soddisfazioni e un sentito ringraziamento per essermi impratichito con l’attrezzatura fotografica, è venuto il momento di Gulia, altra amica che si è gentilmente prestata per un nuovo shooting. Questa volta le difficoltà affrontate sono state altre e non avrei potuto fare diversamente. Maggiori sono i problemi e le sue sfide e maggiori competenze si acquisiranno. Continua a leggere Giulia, new shooting

Storia di una foto

Ieri ho finalmente postato alcune foto, non tutte per carità, dello shooting realizzato per la mia amica Valentina. Un lavoro gratuito, realizzato per imparare al meglio come funzionano le mie nuove luci da studio, nonché per vedere se i fondali, anch’essi nuovi, fossero idonei per le mie idee. Idee alquanto confuse, se proprio devo essere obiettivo. Ma capita spesso che inizialmente abbia un iniziale approccio un tantinello col freno tirato. Dopodiché, presa un po’ di dimestichezza e provvisto della divina provvidenza, mi spalanco a nuove, esuberanti ispirazioni. Continua a leggere Storia di una foto

Shooting d’effetto

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Il morale, si sa, va di pari passo con il lavoro. Non sempre però, fare un specifico lavoro rende felici. Dipende ovviamente da quello che si fa e quanto piacevole e voluto, sia. Molto spesso faccio lavori gratificanti per il cliente ma che non mi offrono molta libertà interpretativa e artistica. Solo quando fotografo immobili di pregio o molto particolari, nutro autentico piacere. Però mi manca il mio lavoro di fotografo artistico. Mi manca manipolare, fare cose strane o semplicemente dedicarmi a ciò che è pane per la mia anima. Continua a leggere Shooting d’effetto

Foto Book

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E nulla! Quando l’esperienza fa la differenza, riprendere in mano vecchie foto te le mostra in un’ottica differente. Se poi si decide di rimetterci mano, uscirà sempre un prodotto migliore della prima volta. Ma è pur vero che Photoshop CC è cambiata tantissimo e il lavoro di post produzione, grazie anche alle Azioni, si è semplificata e non di poco. Continua a leggere Foto Book

Studio book, il ritorno

Giorni fa ho presentato alcuni lavori per un importante cliente. Non ho ancora ricevuto una risposta ma incrociando le dita, spero vada tutto per il meglio. Oggi, dopo non so quanto tempo, ho avuto modo di fare una foto book per un cliente inviatomi da un amico. Per ri-adeguare la mia stanza, oramai adibita a studio per still life, ho letteralmente messo a soqquadro l’intera camera. È però stato utile. Mi ha permesso di dare una seria sistemata al caos che imperversava la dentro.

Mentre parlavo con il cliente, mi viene a dire che è diventato difficilissimo trovare a Milano fotografi che facciano questo tipo di fotografie (di tre quarti, stile ufficio/imprenditore, tanto per intenderci). In effetti gli dico la verità. Io sono specializzato in due campi molto differenti ma un tempo mi divertivo a fare i book. Poi dapprima google ha modificato i parametri per la visualizzazione dei siti, compreso il mio, facendolo sparire dalla circolazione, dopo di ché si sono affacciati una moltitudine di fotografi neofiti, ciarlatani o presunti professionisti che per fare esperienza, o per sfoderare il loro charme da conquistadores di donne, proponevano book gratuiti.

Ovviamente questo ha tagliato le gambe a chi faceva seriamente questo mestiere e così anni di studio, di esperienza e professionalità sono finite dritte dritte al cesso grazie a questi solerti signori del nulla. Non tutti erano e sono da buttare via. Alcuni si sono rivelati veramente bravi, mentre altri palesemente incompetenti o dalle losche intenzioni. Ma il danno era fatto. Pertanto di book non ne ho più fatti, specializzandomi in rami della fotografia molto specialistiche che col cazzo il pirla che si era comprato la macchinetta nuova era ed è in grado di fare. Ed infatti ho avuto ragione. Non sempre sono state rose e fiori. Spesso ho dovuto ingoiare rospi amari. Spesso ho dovuto spendere tanto senza però avere entrate. La crisi è sempre dietro l’angolo e non è un bel piacere vivere con la spada di Damocle pronta a fiondarsi su di te con tutto il suo carico di sfiga e di dolore. Se si taglia il filo che la tiene per aria…

risalita

Ecco perché al discorso del cliente non mi sono stupito. La rivoluzione digitale ha portato al collasso vecchie professionalità lasciando dietro di sé il vuoto. Un vuoto reale, tangibile, materiale. Ora come ora, in Italia, molto lentamente il cliente sta iniziando a richiedere la mia figura perché si è reso conto che, se non vuoi sfigurare agli altri colleghi o all’estero una foto di rappresentanza, almeno un po’ decente la devi avere e non puoi proporgliela da un telefonino. Non puoi vendere una villa a dei clienti stranieri con foto scattate dallo smartphone. Il cliente lo vede e lo reputa poco serio e questo per quanto lo smartphone faccia belle foto. Stessa cosa sta avvenendo in Italia. All’estero non funziona così. In Italia ancora sì (ma solo perché siamo cialtroni e delinquenti dentro). Per fortuna ci sono persone come questo cliente che si rendono conto di tale differenza. Sono poche ma stanno crescendo. Alla fine penso che chi sopravviverà, avrà un futuro radioso davanti a sé.

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Spero di poterne far parte il prima possibile.