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Basta con la rai!

I motivi per cui di domenica mattina, mi vedo seduto a scrivere frasi e ad argomentare sul comportamento dell’informazione Rai, la dice lunga, ma molto, molto lunga sul mio livello di fracassamento di coglioni che provo per loro, per questa rete tv che giudico moribonda e vecchia. Che io non voglia pagare il canone Rai, perché grazie al cielo mi informo attraverso altri canali più indipendenti (anche se a volte fanno anche loro falsa informazione), non è indiscutibile. Ci sono delle reti, come Rai5 o RaiStoria che sono eccezionali, ma sono solo una goccia in un mare di merda. Il concetto alla base di questo mio personale pensiero è su quanto avvenuto per il presidente della commissione Antimafia Nicola Morra… che guarda un po’ che caso, è del movimento 5 stelle e che a Radio Capital ha detto delle frasi, tutt’altro che offensive e che mai sono venute meno a dei dati di fatto. E Morra, è non solo calabrese, MA CI ABITA, quindi chi meglio di lui sa e conosce quella terra?

La Calabria? E’ CONSIDERATA L’AFRICA D’ITALIA! Porca vacca. E’ da una vita che la sento questa frase e ci sarà un valido motivo per cui a moltissimi italiani, i calabresi gli stiano sugli zebedei. Non conosco calabresi così come evito di conoscere i napoletani (ma i motivi che mi spingono a non conoscere i campani non è perché sono diventato uno sporco padano – anche se ci abito – ma per le esperienze lavorative TUTTE negative e che purtroppo gli riguardava), ma se continuano a votare impresentabili, se i calabresi fanno cagnara per poi votare sempre quei presunti politici che sono in odor di ‘ndrangheta, non potete e non avete più alcun diritto di parlare. I fatti della sanità, l’arresto domiciliare del presidente del consiglio regionale, tal Domenico Tallini, giudicato dall’anti mafia come IMPRESENTABILE e che VOI elettori calabresi avete rivotato… lo ripeto, il silenzio è d’obbligo e non dovete più rompere i coglioni. Questo discorso sarebbe lecito farlo anche per il presidente Fontana della mia regione Lombardia (ma quando lo arrestate per manifesta incompetenza?) o del presidente della regione Campania, un certo deluca e di certi miei concittadini sardi che hanno votato la Lega… Santo Iddio, solo a pensarlo mi viene la pelle d’oca!

Ebbene, il presidente Morra ha semplicemente detto che la Calabria è irrecuperabile. Ora, ditemi voi cosa c’è di sbagliato. Sono retrogadi e si beano della loro infelicità. Persino i siciliani e i campani agiscono o muovono le chiappe contro il troppo che storpia. I calabresi no! Non ne vogliono sapere. Poi che sia stata messa di mezzo la ex presidente della regione Calabria Jole Santelli, deceduta per cancro, forse non è stata ingenua e un tantino infelice, ma non la mica offesa. Ha semplicemente affermato che la colpa della presenza di taluni personaggi era e resta colpa dell’elettorato. L’orribile strumentalizzazione da parte di certi beceri e schifosi personaggetti, e la trasformazione carpiata alle sue parole, mi ha fatto rivoltare lo stomaco. E da parte del M5S mi aspettavo e mi aspetto ancora che facciano quadrato perché sono gli altri a doversi vergognare. Tutto ciò mi mi ha fatto incazzare come poche volte. Ho sentito l’intervento di Morra e non ha detto nulla di irricevibile. Ma a quanto pare alla Rai, invitare gente come Vittorio Sgarbi (per l’amor del cielo, ritorna a fare il critico d’arte che sei meraviglioso ma lascia da parte la politica che non fa per te) o intervistare il figlio di Riina va bene.

La Rai è finita però a fare di peggio… e cioè a difendere l’ndrangheta. Come? Prima dell’inizio della trasmissione Titolo V su RaiTre, mentre Morra stava venendo microfonato (quindi era nei camerini), è stato censurato e invitato a non presentarsi alla trasmissione. Queste sono le frasi che ha detto… ditemi voi dove cazzo sta la polemica:

Sono sempre stato e onestamente lo dico sempre quando scrivo di politica, un uomo di destra, ma che attualmente non mi rifletto né con la Lega del cazzaro verde né con la Meloni. Due personaggi che durante una pandemia hanno dimostrato tutto il loro peggio. Ma attribuire alle parole di Morra, che avete ascoltato, cose assolutamente false, è come ribaltare la storia dicendo che il virus della Spagnola non è mai esistita e non ha ucciso 50 milioni di persone.

Il vero smacco è stato quindi la censura della Rai nei confronti di un esponente di grande importanza in Italia che mi fa giustamente pensare perché dovrei continuare a pagare il canone Rai per foraggiare questo pericolosissimo antecedente. Che il giornalismo sia becero lo dico da anni. Non mi piace come viene fatta informazione, non mi piace come taluni personaggi vengono intervistati mentre altri sono condonati ma non mi piace, per quanto riguarda la Rai, il come e i perché costantemente per ogni servizio del telegiornale si debba spiatellare un qualche servizio giornalistico che riguardi gli USA. Ma me ne può fregare il cazzo di sapere che cosa succede in una nazione che si trova dall’altra parte dell’oceano? Vorrei conoscere ed avere più informazione riguardante l’Europa e i nostri vicini e non questo costante bombardamento mediatico a stelle e strisce. Guardatevi Rainews24 per rendervene conto.

La censura avvenuta nei confronti di Morra è un fatto gravissimo e si colloca sulla stessa catena di censura che sta sopraggiungendo nel mondo dell’informazione. Alla Rai gli piace parlare di made in Usa? Va bene! Eccovi accontentati. Settimane fa, allo scrutinio delle presidenziali, il presidente non ancora uscente Donald Trump, parlando alla CNN, annunciò di essere il vincitore. Ora, i dati erano ancora parziali e quindi era la sua solita sparata ma la gravita di vederlo zittire perché i conduttori non erano d’accordo con quanto IL LORO PRESIDENTE stava dicendo, è stato di una gravità inaudita e pericolosissima (parliamo della stessa CNN che per non offendere una microscopica minoranza come sono gli LGBTRGDREXYZ, ha deciso di non chiamare più le persone di sesso femminile “Donne”, ma bensì “individui con la cervice”). Al comico non c’è mai fine.

Dunque, se la Rai ama tanto citare gli ameriKani, hanno deciso di scopiazzare questa moda? La prossima volta cosa facciamo? Se il presidente della Repubblica Mattarella o il presidente del consiglio Conte, in diretta, dice delle cose che non stanno bene ai vertiti della catena delle reti tv, questi vengono zittiti? Questo politicamente corretto deve assolutamente finire perché non è ammissibile invitare reali e conclamati individui rei di crimini, che mentono ripetutamente o che sono stati condannati in via definitiva per reati penali (così, giusto per citarne uno a caso, un certo Berlusconi che ha creato un partito politico sulla spinta delle mafie).

Questa Rai non mi piace. Questo tipo di informazione non mi piace ed è lecito come cittadino, richiamarli ad una informazione forte, decisa e precisa, lasciando a noi paganti l’ardua sentenza. La democrazia sta venendo colpita a morte da un virus ma a quanto pare non sono le persone ad esserne colpite, ma la nostra libertà. Poi se votiamo ancora impresentabili, bugiardi e mafiosi, la colpa non è di Morra ma ci basterà stare fermi e guardarci allo specchio.

Servi della gleba

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In grave, gravissimo ritardo per il mio nuovo video – ma ho la giustificazione della mamma, almeno continuo ad avere il tempo per scrivere sul blog e questa volta parlerò di come in preda a convulsioni telegiornalistiche, ogni qual volta vedo un tg sia propenso a cambiare canale. Fatemi vedere di tutto, anche i documentari di Focus in cui accusano gli alieni di ingravidare le donne, piuttosto che i nostri telegiornali. Continua a leggere Servi della gleba

Quando il giornalismo si fa ripetitivo

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Dolores O’Riordan, voce formidabile dei Cranberries, gruppo irlandese che negli anni novanta ci hanno regalato autentiche ballate malinconiche e stupefacenti come Zombie, Linger, Dreams, Ode to my family, When you’re gone, Promises, Just my imagination, Animal instinct, Salvation… ragazzi, devo continuare? Credo che sia inutile procedere perché in pochissimo tempo hanno scritto alcune delle canzoni più importanti della storia della musica diventando parte integrale della nostra colonna sonora di una vita. Continua a leggere Quando il giornalismo si fa ripetitivo

Giornalisti = embolo

Sacchetti di plastica 'bio' fra 4-12 euro l'anno a famiglia

Non devo farlo, non devo farlo, non devo farlo… no no, lo faccio! Si, perché al pomeriggio di oggi, mentre guardavo un servizio al skytg24, per poco non mi è salito un’embolo. Il servizio riguardava la polemica innescata al pagamento delle buste biodegradabili del supermercato ora in vendita. Il furbacchione del servizio ci ha Continua a leggere Giornalisti = embolo

Criminalità psichiatrica

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Gli psichiatri, per chi mi segue, sono quella pseudo categoria di dottori della mente che la trattano alla pari di una macchina difettosa e che quindi va sistemata con appositi mezzi, la più diffusa delle quali è la somministrazione volontaria se non coatta di pesantissime droghe, potenzialmente letali, quali gli psicofarmaci. Continua a leggere Criminalità psichiatrica

Rai vs Mediaset. Quando la figuraccia è dietro l’angolo.

Finale-Champions-League-2015-Juventus-Barcellona

Sono un amante dello sport e seguo il calcio come altri milioni di appassionati. Tifo il Cagliari ma ho una grande stima e simpatia per la Roma mentre detesto squadre come la Juventus e il Napoli. Non vado allo stadio da anni e non mi fermavo a seguire trasmissioni sul dopo partita, allora come oggi. Però quando ho l’opportunità di seguirle in tv lo faccio con grande piacere ma soprattutto a prescindere dalla squadra in campo, quando si tratta delle coppe, tifo sempre e solo Italia. Ieri sera è andata in scena una signora Juventus che ha umiliato il Barcellona, in una partita perfetta, anche se dovrà misurarsi nella gara di ritorno in casa del Barca e non è detto, visto quanto successo col PSG, che riesca nell’impresa. Però tiferò per lei.

Ma perché ne parlo?

Perché è saltata all’occhio una differenza di trattamento fra Mediaset e la Rai nel rispetto dei suoi spettatori.

Vediamo di chiarirci. Mediaset è una rete privata che ha offerto la partita Juventus-Barcellona gratuitamente su Canale5 pur avendola in sua esclusiva su MediasetPremium. Il canone viene suddiviso non solo per la rete Rai, ma alcuni non lo sanno, ma in piccole percentuali anche alle altre reti per cui le eventuali maggiori entrate versate a titolo di canone di abbonamento alla televisione siano destinate, in percentuali diverse e per un importo massimo di 50 milioni di euro all’anno, nell’apposito “fondo per il pluralismo e l’innovazione dell’informazione”. In poche parole la Rai è stata costretta a dare percentuali, se pur minori alle reti locali – perché l’emendamento è del 2015.

Bene. Per chi avesse visto ieri la partita non ha notato nulla di anormale? No!?

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Ok, allora andiamo indietro di qualche giorno alla partita di Coppa Italia, trasmessa dalla Rai, fra Napoli e Juventus e che pur vedendo vincente il Napoli ha permesso alla Juventus di accedere alla finale che si giocherà contro la Lazio.

Non mi soffermo sulla sua telecronaca, stantia e a volte soporifera, ma sugli intervalli pubblicitari fra un cambio e un altro, fra un intervento dei medici dopo uno scontro e così via. Mai visto nulla del genere. È incredibile che invece i giornali non si siano scatenati furiosamente contro la Rai per questo trattamento, visto che ora siamo TUTTI costretti a pagarlo. Sbandierano che la Rai è un servizio pubblico, ma il Tg1 continua a fare gravi servizi giornalistici di disinformazione (vedi i martellanti servizi contro il M5S). Quando lo scorso anno ero in Austria, ho potuto seguire alcune partite dell’Europeo e non ho MAI visto quanto avvenuto nella calcistica Italia di Coppa Italia trasmessa da mamma Rai. Si è trasmutata in una strega cattiva e becera come la peggiore della rete locale. Che differenza, eh!

Ieri durante la partita di Campions non ho visto da parte di Mediaset questo trattamento e sì che ne aveva tutto il diritto perché ci campa con la pubblicità.

Nel 2015 una proposta del governo sulla riforma della Rai, aveva ipotizzato di equiparare gli indici di affollamento pubblicitario della Rai a quelli delle televisioni commerciali. In questo modo si voleva accomunare la Rai alla tv commerciale con l’intento di abolire il canone. Non credo che sia passata ma di certo il suo comportamento è eloquente.

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Mi chiedo dunque, da abbonato, con quale diritto si permette di trattare così i suoi abbonati, OBBLIGATI in barba a tutte le regole sulla privacy (sì, perché è illegale quanto fatto dalla Rai e dal governo inserendo il canone Rai nella bolletta elettrica) a pagare ciò che non vuole. Perché non voglio? Ma la domanda corretta sarebbe: e perché dovrei?

Ieri sera tardi, ascoltando un collegamento con l’inviata Giovanna Botteri sulla crisi USA- Corea del Nord, ella ha allegramente spiaccicato parola per parola ciò che si sapeva dal giorno prima dai giornali e da internet, senza aggiungere nulla, senza un pensiero proprio e di informazione. Ero senza parole. E io dovrei pagare una giornalista che fa questo tipo di informazione? Il pappagallo ritardatario? Crozza a prenderla in giro ci ha visto giusto.

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L’unica soluzione alla Rai, visto come ci tratta, è di chiedere e pretendere che il suo abbonato lo possa vedere SOLO attraverso una smart card, così come fa Sky, Mediaset premium e altre piattaforme. Obbligare a pagare qualcosa per poi trovarsi un trattamento così viscido e inqualificabile rende ancora più lugubre la Rai e chi la governa. Oppure elimini la pubblicità dallo sport, come fanno quasi tutte le altre reti televisive mondiali. Ma c’è pure bisogno di dirlo, dannazione?

Mediaset ieri ha vinto il confronto con grande signorilità e professionalità. La Rai dovrebbe solo vergognarsi di esistere.